sabato 18 maggio 2013

CONCLUSIONE DEL SIMPOSIO - 17 MAGGIO 2013


Questa giornata è stata caratterizzata da tre momenti importanti:

1) Riflessione personale riguardo all'esperienza fatta durante il Simposio, le intuizioni avute e la conversione da fare.
2) Lavoro di gruppo
3) Assemblea e preghiera conclusiva

DOMANDE PER IL LAVORO DI GRUPPO

  • Tenendo presente l’obiettivo del Simposio di ‘ riqualificare la nostra spiritualità, ministerialità e vita consacrata’ , quali sono gli elementi prioritari emersi in questi  giorni? ( scegliere tre priorità da presentare al plenario con le motivazioni)
  • A  partire da questo Simposio che iniziativa volete suggerire per continuare un cammino di insieme come Famiglia Comboniana? ( una sola proposta)
ELEMENTI PRIORITARI

GRUPPO 1
COLLABORAZIONE: in rete, partenariato, con famiglia comboniana che richiede però una maggiore conoscenza reciproca, come condivisione del carisma. Perché? Perché la storia ci richiede questo, ci chiede di liberarci dal protagonismo, perché da soli il carisma muore, per essere segni di comunione, per proteggere un pluralismo legittimo evitando i rischi della globalizzazione: massificazione, frantumazione, univisione. 

RINGIOVANIRE il carisma:  Visioni nuove del carisma che include: gratuità, bellezza, verità, gioia, attraente, un carisma che rientra nella vita pubblica per creare  una società nuova, che vede con occhi freschi e vede ciò che altri non vedono. Recuperare l’approccio giovanneo: una missione al servizio del Regno che genera vita e vita in abbondanza.  Motivazione: nella pratica e con il tempo  il carisma ha perduto degli aspetti essenziali. 

DISCERNERE: elementi di Continuità-discontinuità: accettare delle realtà diverse e nuove da quelle che siamo abituati a pensare; avere il coraggio di lasciare perdere ciò che non serve più e mantenere l’ essenziale;  elementi validi del pluralismo per vedere l’altro/i, le idee, stili  di vita, strutture, metodologie con maggiore apertura. Motivazione: troppo fermi nel senso di continuità, occorre avere il coraggio di fare scelte più discontinue.

GRUPPO 2
Mistero dell’incarnazione centrata in Cristo.
 Se viviamo l’ unità nella diversità (a partire dal cenacolo) arriviamo ad essere più inclusivi ed aperti alla pluralità che è espressione del carisma che ci arrichisce, e ci aiuta a non sentirci unici protagonisti nel carisma stesso.
Il Piano del Comboni è in sè una metodolgia e le nostre strutture devono essere la sua espressione che ci aiuta ad avvicinarci al popolo. Il coraggio della continuità e discontinuità
Abbiamo il desiderio di avvicinarci di più alla gente.
Dialogo: come esperienza di pluralità religiosa non solo nel campo sociale ma anche nel spirituale.

GRUPPO 3
Scientificità nella ministerialità: perché è esigenza richiesta dalla storia, dai popoli, dalla società civile. Si deve essere preparati.

Spiritualità biblica e incarnata. La Parola sostiene, sfida, provoca, motiva, fa’ emergere dissensi, ci indica uno stile di presenza .  Incarnata perché è l’altro che mi introduce nel mistero di Dio, è attraverso i popoli che Dio ci parla. 

Collaborazione, condivisione reciproca del carisma (fam.comb.). E’ esigenza del Piano e della storia.  E’ rispondere ad una richiesta che ci viene rivolta. Sono i laici stessi che vengono a noi e ci chiedono di condividere il carisma.  Più il carisma abbraccia le persone e più ci rigenera. 

GRUPPO 4
Dialogo: presenza dialogica nella realtà in cui viviamo (al di là dell’inculturazione > interculturazione, reciprocità ; dialogo interreligioso), per un crescere insieme rigenerando noi stesse e accompagnare la rigenerazione degli altri.
Collaborazione: Innanzitutto ad intra, con la famiglia comboniana, le altre religioni e altre istituzioni ed organismi sociali. La cattolicità è parte fondamentale del Piano e rappresenta una grande sfida oggi.
Continuare il percorso spirituale-mistico intrecciato con la vita e la ministerialità. Mantenere un sano equilibrio tra contemplazione e azione superando una possibile dicotomia.

GRUPPO 5
Fare una rilettura biblica, scientifica e storica delle realtà in cui siamo inserite e delle nostre esperienze ministeriali perché ci aiuti a vivere in pienezza il carisma missionario comboniano. Questa rilettura ci porti ad una comprensione contestualizzata di come essere una presenza operante ed efficace.

Cenacoli di apostoli: riqualificare la nostra vita relazionale in modo che la diversità e l’alterità diventano valori poi visibili anche nei nostri ministeri.

Laici: membri integranti del Piano di Comboni, occorre che entrino a far parte del nostro team missionario nei diversi ambiti e realtà dove siamo presenti. È bene garantire a loro la libertà di interpretare e vivere il carisma di Comboni e sviluppare una propria identità. Per Laici è da intendere anche coloro con i quali lavoriamo. 

GRUPPO 6
Approfondimento del Piano di Comboni nella sua essenza, tenendo presente particolarmente: conoscenza storico-sociale, culturale e bibblica e l’attenzione alla relazione con Dio e con gli altri, dove siamo chiamate a rigenerarci.
Acquisizione di un linguaggio inclusivo e rispettoso da usare in tutte le relazioni interne ed esterne, compreso la visione dell’Africa non solo come Madre, ma anche come sorgente di vita per andare ovunque (intergentes).
Revisione della nostra collaborazione con i comboniani e con i laici.

INIZIATIVA

GRUPPO 1
Fare una simile esperienza  a questa del simposio (con i Comboniani, Comboniane, Secolari, Laici), a due livelli: uno più generale per stimolare di più la base, e uno più a livello locale per arrivare a proposte più concrete. Si potrebbe ogni volta scegliere dei temi che ci coinvolgono tutti: es. la collaborazione, l’economia, i laici etc…

GRUPPO 2
Approfondire le relazioni tra le famiglie comboniane per entrare in una vera e sincera collaborazione.
Creare tempi per incontrarci e per pensare /condividere insieme con incontri formativi e di programmazione a livello di comunità, province, congregazioni (che siano inclusivi di celebrazioni)

GRUPPO 3
Ogni provincia promuova delle iniziative che facilitino la collaborazione tra i membri della famiglia comboniana (Proporre l’iniziativa per poi prepararla insieme). Es: riflettere insieme su un aspetto del Piano; facilitare processi di riconciliazione tra “noi”; Favorire l’inizio di una comunità insieme; realizzare incontri tra consigli provinciali. 
I Consigli Generali potrebbero scrivere una lettera con cui incoraggiare queste iniziative di collaborazione.

GRUPPO 4
Che ci sia una presenza della Famiglia comboniana nelle nostre assemblee provinciali. Sempre a livello provinciale che si organizzi un congresso con pari rappresentanza della Famiglia Comboniana in preparazione di un congresso a livello generale.

GRUPPO 5
Rileggere le nostre esperienze di collaborazione all’interno della famiglia comboniana alla luce della Parola di Dio e proporre cammini di guarigione, riconciliazione e crescita umana nello sviluppare attitudini collaborative dentro e tra di noi. 
La proposta venga fatta ai diversi livelli: 
- direzioni generali - responsabile secolari comboniane – laici comboniani
- province
-comunità.

GRUPPO 6
SI propone la possibilità di un osservatorio permanente, coinvolgendo i membri della famiglia comboniana per un  approfondimento del Piano.





1 commento:

  1. Leggendo tutto ció che avete rifletutto e condiviso, si vedi che lo Spirito si é impegnato molto e ha fatto un buon lavoro tra voi...grazie!!!

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