martedì 4 giugno 2013

POESIE/SALIMI

Alcune Poesie/Salmi, adattate da Giuliana Martirani

Salmo laico
Ci piacerebbe essere ponti e luoghi di integrazione
Desideriamo introdurre esperienze nuove
che nascono dal basso, dal corpo
per creare legami su elementi di quotidianità.
Ci piacerebbe essere ponti e luoghi di integrazione

Desideriamo rigenerare  la famiglia per mezzo della famiglia,
come viaggio attraverso le culture, il sesso, le lingue,
viaggio impegnativo che spesso ci trova disarmati.
Ci piacerebbe essere ponti e luoghi di integrazione

E’ la voce delle donne che manca
i loro bisogni non sono rappresentati.
Desideriamo creare una consapevolezza dei diritti
Ci piacerebbe essere ponti e luoghi di integrazione

Siamo attenti  alla condizione della famiglia, della disoccupazione,  delle separazioni
della gestione di stili di vita e di consumi
per una fratellanza e sororità universale.
Ci piacerebbe essere ponti e luoghi di integrazione

Siamo attenti  al coinvolgimento dei figli
come genitori e cittadini del mondo
mai prescindendo da loro.
Ci piacerebbe essere ponti e luoghi di integrazione.

Lo sharing di casa, libri e la banca del tempo ci aiutano a relativizzare anche il danaro.
Desideriamo con passione che il nostro cammino
possa percorrere queste strade alla luce della fede.
Ci piacerebbe essere ponti e luoghi di integrazione.

La realizzazione di questo sogno è per noi una vocazione
Esserci con il corpo il cuore e le braccia
come condizione che si vive come famiglie.
Ci piacerebbe essere ponti e luoghi di integrazione.
(d’aprés le famiglie laiche)


Salmo africano

Ciò che è genuinamente umano muta continuamente

Che cos’è la cultura se non un modo diverso
di declinare la comune appartenenza al genere umano?
E’ un dato culturale.
Ciò che è genuinamente umano muta continuamente

Essere missione è
 esercitare come forma mentis permanente il discernimento
assumendo lo spessore e l’intensità della famiglia umana.
Ciò che è genuinamente umano muta continuamente

Fare un decentramento narrativo
 per spostare il centro del mondo
Conoscere è un dovere risarcitorio
Ciò che è genuinamente umano muta continuamente

Comprendere è amare depurando dalla condiscendenza paternalistica
E’ entrare in sintonia da essere umani
nella disarmante semplicità di ogni incontro
Svelare il mistero dell’alterità
Ciò che è genuinamente umano muta continuamente

Non si può evangelizzare una realtà sociale senza amarla
Amore che si deve tradurre nel linguaggio quotidiano.
C’è un’ecologia del linguaggio
che è diretta conseguenza dell’amore che abbiamo per quella realtà.
Ciò che è genuinamente umano muta continuamente

Deve trasparire e diventare contagioso tutto ciò che amiamo nei popoli.
Conoscere è superare il pregiudizio
dell’impossibilità di conoscere le loro storie negate e i loro valori e filosofie.
Ciò che è genuinamente umano muta continuamente

Siamo guardiani di una tomba vuota
o stiamo nel giardino col risorto?
A casa di quanti Zaccheo siamo andati?
Ciò che è genuinamente umano muta continuamente.
(D’aprés Touadi)


La religione senza la scienza è ciecae la scienza senza la religione è zoppa

La nostra attenzione fondamentale è sulla prassi ministeriale comboniana
mettendo insieme la visione e l’azione, l’interiorità e l’esteriorità.
La religione senza la scienza è cieca
e la scienza senza la religione è zoppa.
La nostra ministerialità ci obbliga ad una componente scientifica, Fides et Ratio
come espressione di un seme che si insemina in una cultura.
Senza il cuore non si è ministri, con il cuore si diventa fratelli,
ma anche dando risposte scientifiche e investendo nella ricerca.
Dobbiamo  dare risposte ai problemi geopolitici con una formazione alla globalità.

Siamo donne custodi non di una tomba vuota
Siamo donne colte nel nostro ministero da una tachicardia di due cuori che diventano uno solo.
Vogliamo diventare donne che hanno il cuore unificato
con un Cristo che già ci sta al centro della nostra vita
perché Cristo ci sta già, solo dobbiamo lasciargli il posto
dobbiamo solo spostarci e restare al nostro posto.
Dobbiamo dare risposte ai problemi geopolitici con una formazione alla globalità.

Vogliamo sfrondare e riconciliarci 
perché siamo consacrate a lasciar lavorare Cristo in noi.
Vogliamo porre segni rigeneranti, avere orecchie di antenne che ascoltano
e una mente che si fonde con un cuore
che sia davvero luogo delle grandi decisioni.
Dobbiamo dare risposte ai problemi geopolitici con una formazione alla globalità.

Vogliamo essere ministre di speranza, intercessori come Mosè
donne di riconciliazione e di misericordia.
Perché il carisma non è un dono autoreferenziale, ma dono di grazia per gli altri.
Siamo seme in un utero, seme in un grembo, in stretto binomio.
Dobbiamo dare risposte ai problemi geopolitici con una formazione alla globalità.

Come ci convertiamo a questo ministero? Come lo esercitiamo?
Ci mette al di sopra degli altri, dandoci autorità su di loro?
O siamo capaci di fare il Giovanni Battista che diminuisce,
con tutte le fasi dolorose, che ciò comporta, demitizzando e sapendo stare al nostro posto.
Quale temporaneità nei ministeri?
Dobbiamo dare risposte ai problemi geopolitici con una formazione alla globalità.

La sfida del ministero femminile è anche ammettere
che è più facile lavare i piedi che farseli lavare.
La sfida del ministero è di lavorare in rete,
superando il maledetto ‘fratismo’
Dobbiamo dare risposte ai problemi geopolitici con una formazione alla globalità.

Prese dal dono della paressia vogliamo cogliere l’ora
guardando all’aurora sia nelle fasi vincenti che perdenti
e intonando come Miriam il canto della libertà.
Dobbiamo  dare risposte ai problemi geopolitici con una formazione alla globalità.
(Antenne martedi 14)


Grazie perché ai creduto al tuo sognoE’ possibile guardare all’africa e agli africani con lo sguardo di Dio.
Comboni è affascinato dall’Africa, guardandola con il puro raggio della fede.
Uno sguardo non di imperialista e schiavista ma di fratello
Senza dubitare delle su capacità umane
Credendo che lei stessa potesse essere protagonista.
Il suo era anche il sogno di Dio .
Grazie perché ai creduto al tuo sogno

Ha avuto due incontri importanti
Il primo con Dio e il secondo con glia africani.
E’ stato testimone dell’abuso che l’umanità stava facendo contro loro,
e volle fare causa comune con loro.
Non è rimasto in un disfattismo disperato
con strategie di rigenerazione per una nuova primavera.
Per una liberazione integrale
attraverso un progetto pastorale pratico.
Grazie perché ai creduto al tuo sogno

Il progetto neoimperialista acuisce il divario Nord Sud
Il dio di oggi è il danaro
e per questo idolo la gente si organizza in gruppi disumanizzanti.
Abbiamo un soggetto debole e diluito
a cui dobbiamo annunciare Gesù Cristo con passione.
La sfida è coesistere in un mondo plurale con comportamenti minimi di convivenza,
Accompagnandoci gl uni gli altri nelle nostre differenze.
Grazie perché ai creduto al tuo sogno
(Silvia Flores)


martedì 28 maggio 2013

sabato 18 maggio 2013

MESSAGGIO DI CHIUSURA DEL SIMPOSIO SUL PIANO PER LA RIGENERAZIONE DELL'AFRICA E SULLE REGOLE DEL 1871


SIMPOSIO SUL PIANO DELLA  RIGENERAZIONE  DELL’AFRICA  E SULLE REGOLE DEL 1871
VERONA – CASA MADRE – 13-17/05/2014 - SUORE MISSIONARIE COMBONIANE

“Gesù disse loro di nuovo: <Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi>. Detto questo, soffiò e disse loro:“Ricevete lo Spirito Santo”. (Giov. 20,21-22).

Care Sorelle, cari Fratelli,
Abbiamo vissuto questo evento del Simposio come un evento dello Spirito.  Abbiamo cercato di vedere il Piano, le Regole, la realtà interna ed esterna, guidate/i “dalla Luce che piove dall'Alto , come ci ha insegnato il nostro padre e fondatore S.Daniele Comboni. Ho percepito in tutte/i noi quella passione, quella ricerca che non mira a interessi personali o di gruppo, ma che ci aiuta a scrutare veramente cosa il Signore ci dice oggi attraverso le parole e il vissuto del nostro Fondatore.
Questa Luce si è fatta presente con la mediazione delle sorelle e fratelli che hanno condiviso con noi le loro riflessioni, la loro percezione, le loro conoscenze ed esperienze. Questa Luce si è accesa in mezzo a noi attraverso i nostri scambi, conversazioni, risonanze, amicizia, fraternità e sororità. Questa Luce ha illuminato la nostra mente e il nostro cuore, con la preghiera che da tanti Cenacoli di consorelle e confratelli sparsi nel mondo, ci ha accompagnato in questo viaggio.
Possiamo ricordare quello che abbiamo detto all'inizio di questo Simposio: Questo OGGI che abbiamo vissuto ci ha fatto raccogliere e ammirare ancora una volta la  preziosa eredità del carisma comboniano; ci ha permesso di ripulire questo tesoro per lasciare indietro le incrostazione del tempo e riappropriarci del suo nucleo luminoso che ancora ci dà vita e speranza per il presente e per il futuro e ci rende capaci di riqualificare la nostra vita consacrata, la nostra spiritualità e ministerialità.
Come sapete, per noi suore comboniane questo percorso di riflessione sulla ministerialità comboniana vissuta come Donne Consacrate continua e sarà la tematica principale dell’Intercapitolo che si terrà nel prossimo mese di novembre in questa Casa.
Adesso, dopo una settimana vissuta in questo Cenacolo di Apostole e Apostoli, siamo ormai alla vigilia della festa di Pentecoste. Riconosciamo con gioia e gratitudine i tanti doni ricevuti in questo tempo di grazia, vissuto insieme come Famiglia Comboniana. Quale dono il Signore ci vuol fare ancora?  Sentiamo su di noi il suo soffio di Vita, di Pace, di Amore, di Luce, di Perdono, di Riconciliazione, di Gioia e Comunione e, pieni di questi doni, ripartiamo per le vie del mondo a donarli con gratuità a ogni sorella e fratello che incontriamo, aperte/i anche a ricevere quanto lo stesso Spirito ha riversato nei loro cuori.
Grazie davvero a ciascuno e a ciascuna di voi. Grazie anche a tutte le persone che non sono qui fisicamente, ma che senza di loro il Simposio non si sarebbe potuto realizzare.
Il Signore ci mantenga unite e uniti nel Suo Cuore e ci ricolmi del Suo Spirito Santo. Buona Festa di Pentecoste.

Sr. Luzia Premoli    - Superiora Generale -  Suore Missionarie Comboniane
Verona, 17 maggio 2013  -  Chiusura del Simposio 




Gruppo  partecipanti  Simposio





(Tutte le foto di questo blog sono di sr. Angela Colombi cms)

PREGHIERA CONCLUSIVA DEL SIMPOSIO


Introduzione: 
Alla fine di questo simposio, la nostra preghiera è di azione di grazia, abbiamo il cuore colmo di gratitudine
per tutto quanto abbiamo vissuto, riflettuto, fatto e celebrato.
Abbiamo il cuore che danza di gioia per la vita che scaturisce del Piano per la Rigenerazione della Nigrizia e
della Regola di Vita del 1871.
Ci sentiamo sfidate a contestualizzare il Piano e la Regola di Vita del 1871 con tutta la ricchezza di riflessione che ci è stata condivisa in questi cinque giorni di Simposio. La sfida ci porta ad avere un sguardo lontano, a continuare il camino insieme con i piedi su terra e gli occhi fissi nel Risorto. E questo ci dà vita.
Siamo chiamati a tornare nelle nostre province e condividere il seme della vita che abbiamo ricevuto perché tutte le sorelle, i laiche/ci possano gustare la gioia di rigenerare.
Ringraziamo a Dio Padre/Madre per averci guidato in questo momento storico della nostra Congregazione, per questo Simposio che ci spinge a vivere con maggiore passione la nostra vita missionaria comboniana.

Salmo: Parlaci Signore
Sr. Nilma do Carmo de Jesus

Abbiamo udito il Signore, 
Lui ci ha detto nel Capitolo 2010:
Fate un Simposio sul Piano di Comboni
E le Regole di Vita del 1871.

Abbiamo udito il Signore,
Lui ci ha  fatto capire il processo:
Coinvolgete tutte le sorelle
Fatte dei workshop sulla Ministerialità.

Abbiamo udito il Signore,
Lui ci parla per mezzo dei laiche/ci.
Condividete il carisma e 
Formeremo una famiglia
 con una unica passione.

Abbiamo udito il Signore,
Lui ci parla per mezzo dei
Comboniani/e, Salesiane, San
Giuseppe, politici
Lavorate in rete, insieme.
È proibito  fare da soli.

Abbiamo udito il Signore,
Lui ci mormora:
Prendete coscienza 
delle vostre radice sante
Approfonditile.

Abbiamo udito il Signore,
Lui ci parla al cuore:
Siete donne del Vangelo,
Donne consacrate per 
La missione inter-gentes.

Abbiamo udito il Signore,
Lui bisbiglia nelle nostre orecchie:
Siete donne di riconciliazione
Portate la pace e la giustizia.

Abbiamo udito il Signore, 
Lui ci sussurra:
Siate Sante e Capace 
Contestualizzate il Piano
Mettete insieme scienza e fede. 

Abbiamo udito il Signore,
Lui insiste:
Siete attente ai miei tempi
Tenete sempre presente la temporaneità

Abbiamo udito il Signore,
Lui chi chiama:
Rimanete nel mio amore
Coltivate una spiritualità
Che vi porta all'incontro 
delle sorelle e fratelli con passione.

Abbiamo udito il Signore, 
Lui ci conferma:
Siete state plasmate, consacrate
Per la missione con le sue
Continuità e discontinuità.

Abbiamo udito il Signore,
Lui ci parla con amore:
Usate un linguaggio inclusivo
Mettetevi alla scuola del popolo
Che vi è stato affidato.

Abbiamo udito il Signore,
Lui ci ha fatto un regalo
Il Simposio sul Piano di Comboni
E le Regole del 1871,
Proprio qui in Casa Madre,
Luogo sacro e colmo di significato.

Abbiamo udito il Signore,
Lui ci invia: Rigeneratevi.
Andati a rigenerare la vita ovunque.
Diventate miei testimoni 
Per tutti i popoli della terra 
Io sono con voi.

Abbiamo udito il Signore,
Con il cuore colmo di gratitudine
E danzando di gioia
Andiamo a dire alle nostre sorelle e 
Fratelli che il Simposio è stato
Veramente un dono di Dio.

CONCLUSIONE DEL SIMPOSIO - 17 MAGGIO 2013


Questa giornata è stata caratterizzata da tre momenti importanti:

1) Riflessione personale riguardo all'esperienza fatta durante il Simposio, le intuizioni avute e la conversione da fare.
2) Lavoro di gruppo
3) Assemblea e preghiera conclusiva

DOMANDE PER IL LAVORO DI GRUPPO

  • Tenendo presente l’obiettivo del Simposio di ‘ riqualificare la nostra spiritualità, ministerialità e vita consacrata’ , quali sono gli elementi prioritari emersi in questi  giorni? ( scegliere tre priorità da presentare al plenario con le motivazioni)
  • A  partire da questo Simposio che iniziativa volete suggerire per continuare un cammino di insieme come Famiglia Comboniana? ( una sola proposta)
ELEMENTI PRIORITARI

GRUPPO 1
COLLABORAZIONE: in rete, partenariato, con famiglia comboniana che richiede però una maggiore conoscenza reciproca, come condivisione del carisma. Perché? Perché la storia ci richiede questo, ci chiede di liberarci dal protagonismo, perché da soli il carisma muore, per essere segni di comunione, per proteggere un pluralismo legittimo evitando i rischi della globalizzazione: massificazione, frantumazione, univisione. 

RINGIOVANIRE il carisma:  Visioni nuove del carisma che include: gratuità, bellezza, verità, gioia, attraente, un carisma che rientra nella vita pubblica per creare  una società nuova, che vede con occhi freschi e vede ciò che altri non vedono. Recuperare l’approccio giovanneo: una missione al servizio del Regno che genera vita e vita in abbondanza.  Motivazione: nella pratica e con il tempo  il carisma ha perduto degli aspetti essenziali. 

DISCERNERE: elementi di Continuità-discontinuità: accettare delle realtà diverse e nuove da quelle che siamo abituati a pensare; avere il coraggio di lasciare perdere ciò che non serve più e mantenere l’ essenziale;  elementi validi del pluralismo per vedere l’altro/i, le idee, stili  di vita, strutture, metodologie con maggiore apertura. Motivazione: troppo fermi nel senso di continuità, occorre avere il coraggio di fare scelte più discontinue.

GRUPPO 2
Mistero dell’incarnazione centrata in Cristo.
 Se viviamo l’ unità nella diversità (a partire dal cenacolo) arriviamo ad essere più inclusivi ed aperti alla pluralità che è espressione del carisma che ci arrichisce, e ci aiuta a non sentirci unici protagonisti nel carisma stesso.
Il Piano del Comboni è in sè una metodolgia e le nostre strutture devono essere la sua espressione che ci aiuta ad avvicinarci al popolo. Il coraggio della continuità e discontinuità
Abbiamo il desiderio di avvicinarci di più alla gente.
Dialogo: come esperienza di pluralità religiosa non solo nel campo sociale ma anche nel spirituale.

GRUPPO 3
Scientificità nella ministerialità: perché è esigenza richiesta dalla storia, dai popoli, dalla società civile. Si deve essere preparati.

Spiritualità biblica e incarnata. La Parola sostiene, sfida, provoca, motiva, fa’ emergere dissensi, ci indica uno stile di presenza .  Incarnata perché è l’altro che mi introduce nel mistero di Dio, è attraverso i popoli che Dio ci parla. 

Collaborazione, condivisione reciproca del carisma (fam.comb.). E’ esigenza del Piano e della storia.  E’ rispondere ad una richiesta che ci viene rivolta. Sono i laici stessi che vengono a noi e ci chiedono di condividere il carisma.  Più il carisma abbraccia le persone e più ci rigenera. 

GRUPPO 4
Dialogo: presenza dialogica nella realtà in cui viviamo (al di là dell’inculturazione > interculturazione, reciprocità ; dialogo interreligioso), per un crescere insieme rigenerando noi stesse e accompagnare la rigenerazione degli altri.
Collaborazione: Innanzitutto ad intra, con la famiglia comboniana, le altre religioni e altre istituzioni ed organismi sociali. La cattolicità è parte fondamentale del Piano e rappresenta una grande sfida oggi.
Continuare il percorso spirituale-mistico intrecciato con la vita e la ministerialità. Mantenere un sano equilibrio tra contemplazione e azione superando una possibile dicotomia.

GRUPPO 5
Fare una rilettura biblica, scientifica e storica delle realtà in cui siamo inserite e delle nostre esperienze ministeriali perché ci aiuti a vivere in pienezza il carisma missionario comboniano. Questa rilettura ci porti ad una comprensione contestualizzata di come essere una presenza operante ed efficace.

Cenacoli di apostoli: riqualificare la nostra vita relazionale in modo che la diversità e l’alterità diventano valori poi visibili anche nei nostri ministeri.

Laici: membri integranti del Piano di Comboni, occorre che entrino a far parte del nostro team missionario nei diversi ambiti e realtà dove siamo presenti. È bene garantire a loro la libertà di interpretare e vivere il carisma di Comboni e sviluppare una propria identità. Per Laici è da intendere anche coloro con i quali lavoriamo. 

GRUPPO 6
Approfondimento del Piano di Comboni nella sua essenza, tenendo presente particolarmente: conoscenza storico-sociale, culturale e bibblica e l’attenzione alla relazione con Dio e con gli altri, dove siamo chiamate a rigenerarci.
Acquisizione di un linguaggio inclusivo e rispettoso da usare in tutte le relazioni interne ed esterne, compreso la visione dell’Africa non solo come Madre, ma anche come sorgente di vita per andare ovunque (intergentes).
Revisione della nostra collaborazione con i comboniani e con i laici.

INIZIATIVA

GRUPPO 1
Fare una simile esperienza  a questa del simposio (con i Comboniani, Comboniane, Secolari, Laici), a due livelli: uno più generale per stimolare di più la base, e uno più a livello locale per arrivare a proposte più concrete. Si potrebbe ogni volta scegliere dei temi che ci coinvolgono tutti: es. la collaborazione, l’economia, i laici etc…

GRUPPO 2
Approfondire le relazioni tra le famiglie comboniane per entrare in una vera e sincera collaborazione.
Creare tempi per incontrarci e per pensare /condividere insieme con incontri formativi e di programmazione a livello di comunità, province, congregazioni (che siano inclusivi di celebrazioni)

GRUPPO 3
Ogni provincia promuova delle iniziative che facilitino la collaborazione tra i membri della famiglia comboniana (Proporre l’iniziativa per poi prepararla insieme). Es: riflettere insieme su un aspetto del Piano; facilitare processi di riconciliazione tra “noi”; Favorire l’inizio di una comunità insieme; realizzare incontri tra consigli provinciali. 
I Consigli Generali potrebbero scrivere una lettera con cui incoraggiare queste iniziative di collaborazione.

GRUPPO 4
Che ci sia una presenza della Famiglia comboniana nelle nostre assemblee provinciali. Sempre a livello provinciale che si organizzi un congresso con pari rappresentanza della Famiglia Comboniana in preparazione di un congresso a livello generale.

GRUPPO 5
Rileggere le nostre esperienze di collaborazione all’interno della famiglia comboniana alla luce della Parola di Dio e proporre cammini di guarigione, riconciliazione e crescita umana nello sviluppare attitudini collaborative dentro e tra di noi. 
La proposta venga fatta ai diversi livelli: 
- direzioni generali - responsabile secolari comboniane – laici comboniani
- province
-comunità.

GRUPPO 6
SI propone la possibilità di un osservatorio permanente, coinvolgendo i membri della famiglia comboniana per un  approfondimento del Piano.





giovedì 16 maggio 2013

RELAZIONI DEL SIMPOSIO 16 MAGGIO 2013




Il Piano per la Rigenerazione dell’Africa e le Regole del 1871 (in particolare il cap. X),  nell’ esperienza ministeriale oggi al femminile vissuta in  Africa, America Latina, Europa e Mondo arabo orientale.


mercoledì 15 maggio 2013

RELAZIONI DEL SIMPOSIO 15 MAGGIO 2013


 LA CATTOLICITA' DEL PIANO CON PARTICOLARE ENFASI ALLA VISIONE DI COMBONI SULLA COLLABORAZIONE CON TUTTE LE FORZE:

P. Joaquim Valente:   Verso una «perfetta armonia» come sinergia di «elementi eterogenei» Percorsi di “pericoresi ecclesiale” nel Piano di san Daniele Comboni


                             
Isabella D’Alessandro:  Piano per la rigenerazione del Africa

Giancarlo Anaclerio e Carla Pettenuzzo: Famiglie Malbes